Fausto Melotti. Lasciatemi divertire!

a cura di Chiara Bertola e Fabio Cafagna


16 Aprile 2025 - 7 Settembre 2025
GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Via Magenta 31
10129 Torino

Nel 1972 la Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino dedicò un’ampia retrospettiva all’allora settantunenne Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986), consacrandolo tra i maestri dell’arte italiana. Nel 2025, a 53 anni da quella storica mostra, la GAM, in collaborazione con la Fondazione Fausto Melotti di Milano, dedica all’artista una nuova estesa retrospettiva, a cura di Chiara Bertola e Fabio Cafagna, che ne affronta la produzione nel suo ampio arco cronologico, dalla prima stagione astratta dell’inizio degli anni Trenta alla fase matura, conseguente al riconoscimento ufficiale avvenuto nei tardi anni Sessanta.
La mostra, il cui titolo “Lasciatemi divertire!” è tratto da un’ironica affermazione dell’artista, ripercorre i cicli e i temi più cari a Melotti, l’amore per la musica, l’interesse per la scrittura e la produzione ceramica. Presenta oltre ottanta opere di collezioni pubbliche e private e può fare affidamento sul nutrito nucleo di lavori dell’artista oggi parte del patrimonio della GAM: tra questi la grande Modulazione ascendente, 1977, collocata nel giardino antistante il Museo.

Fausto Melotti. “Lasciatemi divertire!” si articola in otto sezioni, seguendo la progressione cronologica delle stagioni creative dell’artista ed enucleando, in taluni casi, le costanti espressive: temi di natura poetica ed iconografica su cui negli anni è più volte tornato a cimentarsi.
Il cuore della mostra, architettonicamente racchiuso nelle sale interne del percorso di visita, è rappresentato da un allestimento che trova ispirazione negli studi di via Leopardi a Milano e di via Margutta a Roma, testimonianze di due momenti temporali distinti: la prima, risalente alla metà degli anni Cinquanta,fa da sfondo alla produzione ceramica, la seconda, all’incirca di venti anni successiva, agli evocativi Teatrini.

La mostra non è confinata alle sole sale espositive del primo piano del Museo, ma si estende, con opere di grandi dimensioni, nelle zone dell’atrio, dei vestiboli e del giardino. Un’ampia selezione di documenti e fotografie trova posto nei locali della Biblioteca e dell’Archivio Fotografico.
Per quel che concerne l’allestimento, sono adottate accortezze di presentazione delle opere che tengono conto delle esposizioni storiche, ricorrendo ad esempio ai classici piedistalli a “I” ideati dall’artista. Le sezioni dedicate alla Produzione ceramica e ai Teatrini offrono al visitatore la possibilità di confrontarsi con l’atmosfera che caratterizzava i suoi studi, milanese e romano, in momenti storici differenti.